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Dr. Wayne Steiner

LE VERTIGINI

La sensazione è allarmante quanto inquietante. Un attacco di vertigini mette a disagio chi ne soffre e può anche essere pericoloso se l’episodio si presenta in modo intenso ed improvviso. L’individuo ha la sensazione di instabilità (soggettivo) oppure di movimento degli oggetti che lo circondano (oggettivo), spesso con una perdita di equilibrio. È uno di quei malesseri che sembra colpire con più frequenza, anche se non esclusivamente, nel cambiamento di stagione.


Le vertigini possono comparire in forme diverse ed anche per vari motivi. Va ricordato che non è una patologia a sé, bensì un sintomo di disfunzione neurologica o angiologica. Le cause più frequenti sono disturbi otogenici (quelli che riguardano l’orecchio e l’apparato dell’equilibrio, il labirinto) oppure disturbi di circolazione sanguigna verso il cervello. L’importante è escludere inizialmente, come causa, qualsiasi patologia grave.

La chiropratica trova la sua utilità maggiore in quei casi di vertigini, capogiri e senso di intontimento dovuti alla diminuzione del flusso di sangue attraverso le arterie vertebrali. Questi vasi, insieme alla carotide, hanno il compito di portare sangue ossigenato a quell’organo vitale quale il cervello. Vista l’importanza di questo complesso neurologico, l’organismo ritiene necessario avvertire con tempestività la mancanza di ossigeno e zuccheri senza i quali non può funzionare, e se la privazione è prolungata possono addirittura cessare definitivamente tutte le attività neurologiche. L’allarme più immediato ed efficace è proprio il senso di vertigini.


La colonna cervicale provvede ad offrire una via protetta dall’esterno per le arterie vertebrali. Una specie di armatura ossea che costituisce un canale attraverso cui il cervello riceve nutrimenti. Questo canale è deformabile per come il corpo umano è stato pensato (e siamo stati pensati molto bene) per permetterci di svolgere tutti i movimenti della colonna cervicale: flessione, estensione, rotazione, ecc… senza compromettere l’integrità dei vasi sanguigni. A volte succede che questo passaggio subisca alterazioni per patolofisiologia, come artrosi, per trauma che provoca spostamenti vertebrali, sublussazioni o lussazioni, oppure più frequentemente per una combinazione di queste patologie.

Un’accurata analisi deve essere mirata a distinguere tra vertigini di origine cervicale e quelli invece che trovano la loro genesi in patologie strettamente neurologiche. La labirintite è generalmente la più comune, a seguire i problemi cervicali, però non può essere trascurata la possibilità di alterazioni a livello del sistema neurologico centrale: cervello e cervelletto.


La chiropratica interviene ripristinando l’allineamento della colonna cervicale permettendo un normale flusso di sangue verso il cranio. Negli episodi di vertigini post-traumatiche (colpo di frusta, cadute o distorsioni cervicali), la manipolazione chiropratica si è dimostrata molto efficace.

Esiste un’altra forma di instabilità o disequilibrio che si manifesta in condizioni di malfunzionamento propriocettivo. Accade quando il sistema dei sensori ubicati nei muscoli, tendini e articolazioni, trasmettono informazioni errate ai centri di equilibrio creando un circolo di feedback irregolare. Questo tipo di disorganizzazione neurologica può essere sia la causa che l’effetto di problemi muscolo-scheletrici.


Dr. Wayne M. Steiner, Chiropratico


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